Una rete di Centro Giovanili e Oratori

Sul territorio diocesano sono presenti 3 centri giovanili strutturati come tali, ovvero il Centro giovanile san Carlo Borromeo di Massa, il Centro Giovanile presso i Gesuiti di Carrara e il Centro Giovanile Mons. G. Sismondo di Pontremoli; ognuno ha una propria storia e tradizione legata al territorio, in particolare quello di Carrara riconosciuto e amato da tutta la città come un luogo da sempre dedicato ai giovani e ragazzi, l’unico del centro città. Sono presenti inoltre altre esperienze più piccole o in fase di costruzione in altre parti della diocesi (Marina di Carrara, Aulla,…).

Tante realtà che si affiancano al quotidiano lavoro degli oratori parrocchiali, creando una rete pastorale ed educativa gratuita, importante per le famiglie di tutto il territorio, che rendono bene l’idea della presenza sociale della Chiesa e del suo (nostro) contributo alla crescita umana e spirituale di ragazzi e giovani.

È di queste settimane la nomina del nuovo responsabile diocesano della Pastorale Giovanile, don Maurizio Manganelli, della quale ne siamo tutti felici perché in continuità con l’importante lavoro di don Piero di questi ultimi anni.

Ed è proprio don Maurizio che lancia un’idea tanto banale quanto importante: creiamo una vera rete tra tutte queste realtà di pastorale giovanile.

Non significa uniformare i centro giovanili o copiare le attività in maniera asettica, anche perché ciascuno lavora e opera secondo le esigenze del territorio in cui vive, e che si differenzia molto da zona a zona. Significa piuttosto condividere le buone pratiche che si sono sviluppate in questi anni, conoscere i punti di forza di ciascuno che possono servire come spunto per gli altri, attuare una rete formativa ed educativa che fa crescere gli operatori dei centri giovanili. Significa anche fare iniziative in comune, far conoscere e incontrare i ragazzi e giovani che li frequentano con partite di pallone, feste e incontri formativi.

Il progetto di costruire una rete tra i centro giovanili è un’ottima strada per poter contribuire a far crescere la pastorale giovanile diocesana anche perché sono una finestra sulle realtà che normalmente non frequentano le parrocchie, per ragazzi e ragazze che trovano in questi luoghi amici, giochi e formazione senza incorrere nei pregiudizi che potrebbero avere in ambienti più ecclesiali.

Un’ottima idea e un progetto che ha bisogno di essere studiato, pensato, pregato e condiviso e che contribuisce alla crescita di tutta la comunità ecclesiale.

 

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